Eremo di San Colombano

Un viaggio spirituale e naturalistico: Eremo di San Colombano e Lago di Colombano

 

 

Immergiti nel silenzio dell’Eremo di San Colombano e scopri le meraviglie del Lago di Colombano

 

 

Nascosto tra le meraviglie naturali del Trentino, a pochi chilometri da Rovereto più precisamente a Trambileno, si trova un luogo di pace e riflessione: l’Eremo di San Colombano. Questo luogo sacro, sospeso a mezza altezza su un precipizio di 120 metri e accessibile solo attraverso un sentiero scavato nella roccia, è una meta imperdibile per chi cerca un’esperienza di turismo lento, immerso nel silenzio e nella bellezza del paesaggio circostante.

 

L’Eremo di San Colombano è raggiungibile attraverso un sentiero panoramico che si snoda tra boschi e pareti rocciose. Il percorso, non particolarmente impegnativo, è accessibile a tutti, ma richiede un minimo di attenzione, soprattutto per la presenza di tratti con gradini scavati nella roccia. Una volta raggiunto l’Eremo, si viene ricompensati con una vista mozzafiato sulla valle sottostante e sul vicino Lago di Colombano. 

L’Eremo deve il suo nome a San Colombano, un monaco irlandese che secondo la leggenda uccise un drago che terrorizzava la popolazione locale. La piccola chiesa che ospita è un luogo di silenzio e meditazione, un’oasi di pace lontana dal trambusto della vita quotidiana. Il monastero attiguo, un tempo abitato da monaci eremiti, è ora un museo che offre ai visitatori la possibilità di scoprire la vita monastica e la storia dell’Eremo.

 

Il Santuario di San Colombano è incastonato tra le pareti rocciose, che lo rende unico nel suo genere. Queste caverne naturali dovute dall’erosione del torrente Leno di Vallarsa, nel 753, divennero la casa di un monaco eremita che qui intraprese una vita di ritiro spirituale. Per raggiungere il santuario oggi, partendo a piedi da piazza Podestà dal centro di Rovereto, bisogna seguire l’abbandonata strada per Vicenza e percorrere un sentiero con una scalinata di 102 scalini scavati direttamente nella roccia.

 

Con grande certezza risulta essere tra i 10 eremi più suggestivi d’Italia.

 

A pochi passi dall’Eremo si trova il Lago di Colombano, una piccola perla incastonata tra le montagne. Le sue acque cristalline, in cui si riflettono le cime circostanti, sono l’habitat ideale per diverse specie di pesci, che possono essere facilmente osservati nei punti più trasparenti del lago. Il lago è circondato da sentieri che permettono di esplorare la sua riva e godere di punti panoramici unici.

 

Un’escursione all’Eremo di San Colombano e al Lago di Colombano è un’esperienza che combina natura, storia e spiritualità. Che siate amanti delle passeggiate all’aria aperta, appassionati di storia o in cerca di un luogo dove ritrovare la pace interiore, questo itinerario saprà sicuramente sorprendervi e affascinarvi.

 

 

Il Santuario e le Leggende

 

La tradizione locale racconta che San Colombano arrivò qui e sconfisse un drago che minacciava i neonati battezzati nelle acque del fiume Leno. Un’incisione datata 753 sul campanile suggerisce che fu in quel periodo che ebbe luogo il primo insediamento.

 

C’è chi ritiene che la leggenda sia sorta dal fatto che i primi monaci, forse provenienti da Bobbio o dal vicino monastero di San Colombano, si ritirassero qui per un periodo di romitaggio, come prescritto dalla regola colombaniana.

 

Documenti del 1319 rivelano un lascito al “Chiesa di San Colombano” da parte del conte Guglielmo Castelbarco, suggerendo che la chiesa fu costruita tra la fine del X e l’inizio dell’XI secolo.

 

Conosciuto anche come “Grotta dell’Eremita”, questo eremo fu custodito e utilizzato dai monaci eremiti devoti al Santo irlandese (San Colombano abate) fino al 1782, quando Giuseppe II d’Asburgo abolì la pratica dell’eremitaggio come parte di una politica che cercava di influenzare anche la vita interna delle Chiese.

 

Nel 1996, la provincia di Trento ha curato il restauro del santuario e ne ha garantito la manutenzione ordinaria, per renderlo accessibile al pubblico. Questo è stato possibile grazie anche al supporto di un gruppo di volontari del Comitato amici di San Colombano.

 

All’interno della chiesa, è possibile ammirare gli affreschi che ritraggono la lotta tra San Colombano e il drago, nonché la rappresentazione del Paradiso. C’è anche un altro affresco del XV secolo, “Madonna e i Santi”, posizionato sull’altare maggiore della chiesa.

 

L’altare ospita delle incisioni ex-voto risalenti al periodo tra il 1505 e il 1782, che testimoniano i pellegrinaggi al santuario.